Capraia in Inverno
L’isola è una conchiglia il mare che si solleva a tempesta è il muscolo che la chiude e la sigilla.
Erri De Luca, L’Isola è una conchiglia
La Dimora dei venti e del silenzio
Capraia, con le prime piogge e le prime mareggiate, si veste della sua reale atmosfera di lontananza, di isolamento, di mistero. Il mare e il vento tornano a cadenzare la vita sull’isola: sulla costa si sfogano le violente libecciate e le spettacolari grecalate, mentre il vento pettina e modella l’indomita macchia mediterranea.
Capraia d’inverno si isola dal mondo: le persiane chiuse, le barche in terra, le attività ridotte; resta il presidio di 200 isolani irriducibili e la certezza della Torre, del Forte e del Faro di una terra di confine.
Capraia d’inverno è un’isola solo per te, per chi ama una terra nel suo aspetto più affascinante e avventuroso dove, tra i vicoli del paese e lungo i sentieri, regna assoluto il silenzio.
È facile per chi arriva in Inverno sentirsi un po’ isolano e mischiarsi con le nostre abitudini: assistere alle interminabili discussioni sulle previsioni meteorologiche e sull’arrivo-partenza del traghetto, ai fantastici resoconti di pesca e caccia, ai commenti sulle notizie che arrivano “dal continente”.
E poi osservare la vita isolana fatta di lavori di manutenzioni alle barche in secca, di tempo dedicato agli orti, di bambini che dopo la scuola giocano a pallone sulla banchina del porto.
Ma l’isola non si chiude: la nave arriva e parte tutti i giorni, qualche attività e i servizi principali restano aperti. Sbarcare sull’isola tra dicembre e febbraio, alloggiare in una casa, uscire in mare con il Margò per fare il giro dell’isola o percorrerne a piedi i sentieri, è fare le stesse cose della primavera e dell’estate ma nell’atmosfera intima e nostalgica dell’inverno.
L’appuntamento invernale più importante con Capraia è il Fine Anno.
Salutare il vecchio e il nuovo anno su un’isola con gli amici o in famiglia è dare un diverso significato alle parole fine e inizio. D’obbligo partecipare alla foto di gruppo che facciamo ogni anno a Natale davanti alla Torre e il brindisi di Capodanno alla Bellavista con, all’orizzonte, i fuochi d’artificio della vicina Elba e della costa Toscana.